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TioTu Assistance
Umidità di risalita capillare
Il fenomeno dell’ascesa di umidità per capillarità nei materiali da costruzione e nelle malte di allettamento è dovuto all'igroscopicità di questi materiali, i quali assorbono l'acqua presente nei terreni di fondazione e con essa i sali idrosolubili presenti nei terreni. I sali idrosolubili seguono, in forma disciolta, l’umidità che risale la muratura; quando quest'umidità riesce ad evaporare nell’ambiente esterno i sali possono cristallizzare e, in questo modo, aumentano considerevolmente il loro volume iniziale (anche fino a 400 volte); il degrado è, inizialmente, a carico della superficie della muratura perché è li che avviene inizialmente il fenomeno di evaporazione. Mano a mano che i capillari saranno intasati dai cristalli di sale, la cristallizzazione si sposterà sempre più all’interno della muratura provocando dei veri e propri distacchi dell'intonaco.
Consigli per la risoluzione dell'umidità di risalita capillare
La risoluzione del problema del degrado provocato dall'umidità di risalita capillare dovrà essere affrontata mediante applicazione di un particolare intonaco da risanamento a normativa WTA e di una pittura minerale ai silicati a norma con resistenza al passaggio del vapore Sd <0,02 nel seguente modo:
1) Asportazione dell’intonaco degradato da umidità e sali idrosolubili fino ad un'altezza di cm. 80 oltre il limite raggiunto dall'umidità, successiva spazzolatura a secco della superficie messa a nudo per eliminare i sali presenti sulla superficie, pulizia accurata della malta delle fughe dei mattoni e ogni parte di materiale incoerente con il supporto.
2) Nel caso in cui la superficie da risanare risultasse poco assorbente si provvederà all’esecuzione di un rinzaffo e, appena il rinzaffo lo permette, si applicherà il primo strato di intonaco macroporoso a base di calce pozzolanica a normativa WTA come TioTuTioRisan; l’applicazione di questo primo strato sarà eseguita con uno spessore non inferiore a cm. 1, lasciando la superficie finale il più ruvida possibile.
3) Finito il primo strato di macroporoso si dovrà attendere 1 giorno per ogni mm. applicato e si permetterà così alla malta di stagionare correttamente ed ai macropori di cominciare a sequestrare i cristalli di sale.
4) Trascorso questo periodo, si spazzolerà la superficie dagli eventuali residui salini visibili, si inumidirà leggermente il supporto e si applicherà il secondo strato di TioTuTioRisan ancora di spessore non inferiore a cm. 1, ultimando con una rasatura di finitura di granulometria adeguata come ad esempio Fibromineral.
5) Ultimata la carbonatazione dell'intonaco macroporoso (ca. 3 - 4 settimane), è possibile applicare la finitura minerale ai silicati a norma DIN 18363 come TioTuTiosil e TioTuTiosol. |
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Stuccature
Le stuccature appena eseguite hanno un pH alcalino e l’intonaco maturato ha un pH tendenzialmente neutro se non addirittura acido, pertanto qualsiasi pittura avrà in dette zone una reazione diversa e quindi anche delle tonalità diverse. Detto fenomeno si riscontra con qualsiasi tipo di tinteggiatura, anche a base di materiali sintetici, perché il pH alcalino tende a degradare i leganti resinosi. Nel caso di tinteggiature ai silicati la maggiore concentrazione di umidità nella zona di stuccatura ne ritarda l'essiccazione con conseguenti problemi estetici sgradevoli; il colore al silicato che viene assorbito poco tende a ”schiarire”.
Consigli per eseguire delle stuccature in maniera corretta
Innanzitutto le stuccature andranno eseguite impiegando materiali simili per composizione e granulometrie all'intonaco esistente ed inoltre prima della applicazione dovranno essere ben asciutte e assorbenti in maniera tale da avere caratteristiche simili all'intonaco esistente. Per questo motivo le stuccature, dopo che hanno fatto presa, si devono lasciare maturare adeguatamente, tenendo presente che i leganti aerei hanno tempi di maturazione più lunghi ed i leganti idraulici più brevi, oppure dovranno essere trattate con una soluzione acida per abbassare il loro pH e avvicinarlo a quello dell’intonaco (per esempio: si possono trattare con Liquido Caustico diluito con acqua pulita); in caso contrario le stuccature si potrebbero ”leggere” in facciata. |
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Superfici con incrostazioni calcaree
Nella frattazzatura di intonaci eccessivamente ricchi d'acqua vi è molto spesso la migrazione verso la superficie di acqua ricca di calcare, visibile sotto forma di zone lucide. Dette zone impediscono all'intonaco sottostante di reagire con l'aria ed essendo lucide impediscono al colore di essere assorbito dal fondo e sono quindi causa di alonatura nel caso di finiture colorate.
Consigli per intervenire in caso di presenza di incrostazioni calcaree
Per eliminare dette formazioni calcaree si dovrà applicare una soluzione acida opportunamente diluita con acqua e risciacquando con acqua i sedimenti sciolti dall'acido. |
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Calcestruzzi con presenza di olio disarmante
I getti in calcestruzzo di nuova esecuzione presentano sulle loro superfici residui oleosi, presenti nei liquidi utilizzati per agevolare la rimozione dei casseri d'armatura. Tali sostanze impediscono l'adesione delle pitture e pertanto vanno rimosse.
Consigli per intervenire in caso di presenza di olio disarmante
Nel caso di olio disarmante l'asportazione si effettua con apposite sostanze costituite da una miscela di acidi e detergenti da diluirsi con acqua per calcestruzzo. |
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Muffe e alghe
Il problema della formazione di muffe, alghe e muschio nelle superfici murali è riconducibile principalmente alla presenza di umidità che è la condizione essenziale allo sviluppo di detti microorganismi, si distinguono però due modalità di sviluppo e cioè:
invasione primaria:
la colonia si nutre dei componenti del rivestimento, provocandone il danneggiamento e la distruzione.
invasione secondaria:
quando la colonia cresce e si nutre su uno strato di polvere e sporco superficiale adiacente al rivestimento.
Consigli per intervenire in caso di muffe e alghe
Premesso che, la soluzione definitiva del problema delle muffe, alghe e muschio è l'eliminazione delle cause che provocano la presenza continua di umidità, generalmente dovuta a condense, scarsa ventilazione, umidità di risalita capillare, infiltrazioni d'acqua da tubazioni; presenza di intonaci o pitture fortemente assorbenti, il ciclo d'intervento dovrà proseguire quindi con la eliminazione dei microorganismi contaminanti esistenti mediante applicazione di Alghicida e quindi pitturare con un sistema di tinteggiatura a base di silicati TioTuTiosil e TioTuTiosol, i quali senza l'additivazione di sostanze conservanti e/o alghicidi, ma in maniera naturale, esclusivamente grazie al pH alcalino, riescono ad impedire la proliferazione dei microorganismi, qualora siano risolte le cause che provocano la presenza di umidità. |
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Supporti
I supporti adatti per i colori ai silicati sono costituiti da intonaci a base di leganti ed inerti minerali e cioè (calce aerea, calce idraulica, cemento con sabbie quarzose e calcaree), ed in qualche caso anche con presenza di vecchie pitture organiche, con il termine "adatto" si vuole inoltre intendere quanto segue:
- intonaci asciutti, assorbenti e maturati al punto giusto; per capire se l’intonaco è maturato (e quindi è diventato Carbonato di Calcio) è sufficiente verificarne l'umidità ed il p.H., che deve essere inferiore a 9
- pietre naturali (purché assorbenti)
- calcestruzzo (purché assorbente)
- vecchie finiture a calce (purché solide e assorbenti)
- vecchie pitture sintetiche (purché solide, ben ancorate e previa applicazione di ponte di adesione)
- cartongesso (previa applicazione di apposita mano di fondo)
Intonaci minerali a base calce, calce/cemento, calce idraulica da interni
Su fondi nuovi o vecchi ben eseguiti sono generalmente sufficienti due mani di tinteggiatura come ad esempio TioTuTiosil per interni da diluirsi con acqua o TiosilSpecialFixativ nel caso vi siano particolari esigenze.
Supporti gessosi
Il gesso è una sostanza minerale chimicamente costituita da solfato di calcio ed ha carattere acido, per cui l'adesione del silicato è vincolata all'applicazione di un apposito fondo così come previsto anche dalla normativa DIN; visto che la maggioranza di questo materiale si trova negli ambienti interni sotto forma di lastre di cartongesso, stucchi o lisciature le precauzioni da adottare sono semplici: eseguire la prima mano con TioTuTiosil-ME, colore ai silicati con effetto fotocatalitico di riduzione delle sostanze e odori inquinanti, a norma DIN 18363 2.4.1. e resistente ad abrasione a umido in base alla norma EN ISO 11998 per superfici interne, diluendo il prodotto per la prima mano con ca. 10% TiosilSpecialFixativ e senza diluirlo per la seconda mano.
Fondi microcavillati
Molto spesso si riscontrano crepe e cavillature negli intonaci. Queste sono generalmente di due tipi:
Da ritiro: possono essere generate da diverse cause come ad es. lo spessore troppo elevato, cattiva aderenza al sottofondo, malta troppo liquida, applicazione in presenza di temperature elevate, ecc.
Strutturali: comportamento diverso alle sollecitazioni delle murature rispetto alle strutture portanti degli edifici, giunzioni vuote delle fughe dei mattoni di una muratura, ecc.
In base al tipo di problematica si consiglia il seguente ciclo d'intervento:
- Cavillature da ritiro: Applicazione di una pittura riempitiva come ad es. TioTu TiosilGrobeper interni TioTu TiosolGrobeper esterni
- Crepe strutturali: Doppia rasatura con appositi materiali da rasatura come Fibromineral e con annegamento di rete fibrata, previa sigillatura delle fessurazioni con sigillanti acrilici, in determinati casi può essere utile un ulteriore rinforzo nella zona della crepa con reti in base all'entità delle tensioni in fibra di vetro o in acciaio inox.
Vecchie pitture sintetiche esterne purché solide e ben ancorate
Per pitture sintetiche o a dispersione si intendono pitture che abbiano nella loro composizione un legante di natura organica come ad esempio le resine acriliche, viniliche, silossaniche, poliuretaniche, ecc.; con il tempo, per motivi diversi tali pitture possono in parte perdere la loro iniziale adesione e quindi iniziare a sfogliare, per il loro rifacimento quando sono ancora in buono stato non è comunque sempre indispensabile asportarle del tutto; in base al tipo di problematica si potrà adottare il seguente ciclo d'intervento:
nel caso di vecchie pitture sintetiche con scarsa adesione, si dovrà obbligatoriamente asportare tale rivestimento mediante sverniciatura, idrosabbiatura e/o altri metodi.
nel caso la vecchia pittura fosse ancora in buono stato ma ci fosse bisogno di uniformare leggermente il supporto in seguito a stuccature, tracce e cavillature, senza doverlo rasare, risulta molto efficace applicare:
una eventuale mano per consolidare ed uniformare gli assorbimenti come TiosolSpecialFixativ;
un cosiddetto ponte di adesione come Tiosol-ME Grobcui seguiranno una o due mani di tinteggiatura ai silicati Tiosol - ME;
se si ritiene che il supporto non abbia bisogno di preparazione si può applicare direttamente la tinteggiatura di finitura Tiosol - ME. |
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Raccomandazioni per l’applicazione
I colori TioTu sono minerali, possono essere applicati a pennello (attrezzo più indicato per facciate storiche), a rullo e airless.
Nelle lavorazioni a pennello o a rullo i colori vanno applicati incrociando accuratamente il materiale durante la stesura in facciata; incrociare, però, non significa la prima mano in verticale seguita dalla seconda mano in orizzontale perché in tutte le zone di inevitabile sovrapposizione del colore, che non avvengono bagnato su bagnato, ci potrebbero essere delle sovrapposizioni di colore, che possono evidenziare con sfumature diverse le giunzioni, inoltre, la linea di confine tra una ripresa e l’altra non dovrebbe mai essere rettilinea ma dovrebbe seguire un andamento curvilineo.
A questo proposito si ricorda che, molto spesso, si utilizza per la tinteggiatura lo stesso ponteggio che hanno usato gli intonacatori per cui si corre il rischio di "staccare" nelle stesse zone dove hanno "staccato" anche gli intonacatori con il risultato di mettere ben in evidenza proprio le riprese di intonaco, se queste dovessero essere molto meno ruvide del resto della superficie.
Questi difetti estetici degli intonaci devono essere ben considerati una volta vista la superficie dal ponteggio perché è proprio con il colore che vengono messi in evidenza. La TioTu offre, per questi problemi, una buona gamma di vantaggiosi materiali con varie granulometrie di inerti per eseguire una "prima mano" che possa uniformare anche strutturalmente il supporto.
Naturalmente anche per i colori ai silicati valgono le seguenti regole:
- utilizzare per ogni facciata materiali della stessa partita
- una facciata deve essere finita da spigolo a spigolo
- una superficie deve essere finita da uno spigolo alla prima interruzione a tutta parete
- se quanto sopra non fosse possibile, bisogna aumentare il numero delle persone che applicano i materiali in facciata
Anche la tempistica è molto importante: tra una mano e le successive dovrebbero trascorrere sempre almeno 8 - 10 ore.
Bisogna applicare il silicato evitando l’insolazione diretta (specie durante il periodo estivo), il vento forte; il silicato è generalmente "fuori acqua" dopo 24 ore in ambiente a 20° C e 60 % di umidità, è ovvio quindi che, se cambiano questi parametri ambientali, cambia anche il tempo in cui il silicato è "fuori acqua" (per "fuori acqua" si intende il momento in cui il prodotto non è più danneggiato da acqua che arriva in facciata (cioè pioggia o altro), per cui si consiglia dopo aver ultimato l'applicazione di proteggere le facciate dalla pioggia.
N.B. Tutte le indicazioni tecniche contenute sono frutto della nostra migliore esperienza ed hanno carattere indicativo. I dati e le modalità riportate sulle presenti schede tecniche possono essere modificati in ogni momento in funzione di eventuali miglioramenti delle tecnologie produttive. L'applicazione dei prodotti avviene al di fuori delle nostre possibilità di controllo e ricade pertanto sotto l'esclusiva responsabilità del cliente. Il servizio tecnico della TioTu è a disposizione degli utilizzatori per fornire informazioni integrative a quelle qui riportate. |
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